PlayStation 4: la conferenza

Sono servite due ore ininterrotte di informazioni a Sony per fare conoscere al mondo PlayStation 4. Due ore durante le quali specifiche tecniche, funzionalità e videogiochi hanno conquistato il palco newyorkese. Ripercorriamo le fasi della diretta di ieri notte.

Dopo un breve accenno alla famiglia di prodotti PlayStation, si entra subito nel vivo con la nuova console, e lì si rimane per tutta la durata dell’evento.
La prima informazione che conosciamo è il nome: PlayStation 4. Ed a mostrarci il nuovo logo è Andrew House di Sony Computer Entertainment, entrato sul palco accompagnato dal sound d’accensione di PlayStation 1.
Va quindi a cadere tutto il discorso circa la superstizione giapponese verso il numero 4 che era circolata nei mesi precedenti.

A quel punto sale sul palco Mark Cerny, uno dei responsabili dell’hardware di PS4, che ci parla di come lo sviluppo della console sia iniziato da ben cinque anni. Ci viene inoltre spiegato come l’architettura di PS4 è molto simile a quella di un PC da gioco, con una CPU, una CPU, un hard disk, e la RAM.
E qui arriva la prima sorpresa della serata. All’interno di PS4 saranno infatti presenti ben 8 GB di ram GDDR5 unificata, con una velocità pari a 176 GB/secondo. Impressionante, se considerate che la scheda video più recente arriva a 6 GB GDDR5, e costa un bel po’ di soldini.
In pratica al centro dello sviluppo di PlayStation 4 c’è stata la seguente domanda: “Cosa vogliono gli sviluppatori?”.

Viene a questo punto introdotto il DualShock 4, che ha caratteristiche perfettamente coerenti con il pad prototipo che abbiamo avuto modo di vedere qualche settimana fa, ma con uno stile più rifinito. Le novità del pad sono la presenza di un led colorato nel posteriore (serve per identificare al volo il videogiocatore), il touchpad frontale (capacitivo, legge due tocchi contemporaneamente, ed è cliccabile), l’introduzione dei testi Option e Share (ed la conseguente dipartita di Start e Select).
Insieme al pad viene anche mostrata (ma solo in foto) PlayStation 4 Eye, ossia la nuova camera che segue le orme di Eye Toy e PS Eye. Sembra molto un Kinect, ad essere sinceri.
Un primo accenno alle capacità tecniche di PS4 viene dato dall’Unreal Engine 4, con una tech demo che gira in real time.
Fa la sua comparsa anche Knack, un nuovo platform per PlayStation 4.

Accennate le specifiche tecniche, tocca alle funzionalità!
La prima funzionalità che viene annunciata è quella di potere freezare i videogiochi alla sola pressione del tasto “PS” del pad. In pratica, ciò che oggi avviene su PlayStation Vita, domani avverrà anche su PlayStation 4.
Viene mostrata l’interfaccia grafica, e ci si sposta subito alla nuova feature, ossia il remote assist. In soldoni, si potrà prendere il controllo remoto della PlayStation 4 di un amico, magari bloccato in un determinato punto, per aiutarlo nell’avanzamento. Potremo anche fare da semplici “registi”, osservando sul nostro schermo la sessione di gioco del nostro amico, e consigliandolo sul da farsi.
Potremo anche uploadare video e screenshot tratti dai recenti minuti giocati, il tutto attraverso il tasto “Share” del DualShock 4 ed una interfaccia apposita dell’OS.

Per addentrarsi circa queste funzionalità “da remoto”, sale sul palco Dave Perry, il CEO di Gaikai.
Gaikai è la società di cloud gaming che Sony ha acquistato nel corso del 2012, e che si sapeva già sarebbe stata un punto fondamentale di PlayStation 4. Ma come?
Semplice. L’obiettivo è quello, in primo luogo, di fare in modo che accedendo allo store PSN potremo provare al volo, in streaming, qualunque videogioco del catalogo PlayStation 4. Tutto ciò senza scaricare grandi file per le demo (che con una tecnica sempre migliore occuperanno sempre più GB), e senza dovere aspettare installazioni e cose del genere.
Sul gioco in remoto si torna anche stavolta, descrivendolo come ho appena fatto io poche righe fa.
Ma la nuova feature, che va ad interessare anche PlayStation Vita, è quella di poter attivare lo streaming dei giochi PS4 verso PS Vita, e giocare sulla piccola console i giochi della sorellona “casalinga”.
Oltre a tutta una serie di servizi video come Hulu, Netflix ormai immancabili per ogni console presente sul mercato, per il futuro si sta approntando una sorta di retrocompatibilità totale verso tutti i giochi dei quasi vent’anni di produzione PlayStation.

Concluso l’intervento Gaikai, viene data parola agli sviluppatori, che attraverso un video apposito dicono la loro circa PlayStation 4. Fra di essi non poteva mancare Kazunori Yamauchi (Gran Turismo).
Finisce così tutta una prima fase di conoscenza di console e funzionalità. Adesso però tocca ai videogiochi!

I primi a salire sul palco sono i ragazzi di Guerrilla, che subito ci mostrano un trailer di Killzone: Shadow Fall.
Il gioco si presenta come un classico Killzone, immerso però in un mondo dettagliato e luccicoso. Personalmente ho visto qualche alto e basso, ma in alta definizione è uno spettacolo.

Evolution Studios ci presenta invece DriveClub. DriveClub è un “First Person Racing” in esclusiva PlayStation 4 grazie al quale potremo guidare le migliori auto dl mondo nelle località più belle del mondo. La mia impressione è estremamente positiva. Ma io sono un fan dei racing game, per cui quasi non faccio testo. Mi ha ricordato molto il concetto di Test Drive: Unlimited, ma portato ad un livello superiore.

Dentro i ragazzi di Sucker Punch, che mostrano inFAMOUS: Second Son. Da quello che hanno fatto vedere sembra quasi uno spin off della serie principale, con personaggi dotati di abilità diverse da quelle che abbiamo visto nei primi due videogiochi della saga.

Ad interrompere la carrellata di “grandi nomi dell’industria”, ci pensa Jonathan Blow (Braid), ovvero uno sviluppatore indipendente che ha spazio sul palco di presentazione di PlayStation 4 per annunciare The Witness, ovviamente in esclusiva per la console Sony.
The Witness è un puzzle game su larga scala, con una grafica colorata e molto carina da vedere.
Dare spazio agli indie all’annuncio di PlayStation 4 è una mossa inaspettata, ma coraggiosa.

David Cage di Quantic Dream (Heavy Rain) ci parla di emozioni. Ma non si dimentica neanche la tecnica, e quindi ci mostra la testa di una persona anziana, realizzata in 3D, e che fa uso della tecnologia che Quantic Dream utilizzerà su PlayStation 4. Si deve ammettere che l’impatto è molto bello, molto realistico. Speriamo di vederla presto implementata all’interno di un videogioco “vero”.

Per affermare il supporto terze parti che Sony è riuscita ad ottenere in questi quasi 20 anni d’attività, viene mostrata una immagine con tutti i loghi degli sviluppatori già impegnati su PS4.

E tocca a Capcom fare suo il palco, con Yoshinori Ono.
Capcom ci presenta due cose. La prima è Pantha Rei, ossia il motore di gioco che prenderà il posto di MT Frameworks.
Il secondo è un videogioco dal titolo deep down. Un cavaliere piuttosto dettagliato alle prese con un drago piuttosto innervosito. Probabilmente la cosa più ispirata (e tecnicamente notevole) dell’intera conferenza.

A questo punto arriva Square Enix con due Hashimoto.
Il primo ci mostra Agni’s Philosophy a quanto pare in real time, il secondo ci dà appuntamento all’E3 per un annuncio importante sul brand Final Fantasy.

L’Europa torna protagonista della scena con Ubisoft, ed in particolare con Watch_Dogs.
Mostrato allo scorso E3, era chiaro che Watch_Dogs sarebbe stato un videogioco “di punta” per le console di nuova generazione.
L’inedito gameplay ci mostra una missione che, iniziando in modo blando, diventa improvvisamente piuttosto movimentata, finendo per compiere azioni estremamente interessanti a livello di gameplay. Io sono rimasto piacevolmente sorpreso.

Blizzard!
Diablo III arriverà su PlayStation 3 e su PlayStation 4!

Activision porta sul palco uno sparatutto, ma non è Call of Duty. E’ Destiny.
Mostrato il 17 febbraio scorso, Destiny è lo sparatutto con mondo di gioco persistente previsto sia per le console attuali che per quelle di nuova generazione. Viene mostrato il gameplay di nuova generazione, e certamente il miglioramento tecnico rispetto a ciò che abbiamo visto il 17, è palese.
La chicca della serata è che Destiny avrà contenuti esclusivi per la famiglia di console PlayStation. Un po’ uno schiaffo morale a Microsoft, visto che Bungie è stata protagonista delle console Xbox decretandone in gran parte il successo.

E’ così che finisce la conferenza.
Non viene mostrata PlayStation 4, non viene annunciato nessun prezzo, ma l’uscita della console è prevista per fine 2013 (non si sa se su tutti i mercati, molto probabilmente noi europei dovremo aspettare il 2014).

Link utili:
Specifiche tecniche di PlayStation 4
DualShock 4
PlayStation 4: cosa ne pensano gli sviluppatori
Killzone: Shadow Fall
Driveclub
Diablo III
PlayStation 4: il futuro del gaming
inFAMOUS: Second Son
Watch_Dogs
Destiny
Knack
The Witness

2 pensieri riguardo “PlayStation 4: la conferenza

  1. Lo devo dire. Personalmente sono molto soddisfatto.

    Mi sembra la strada corretta per affrontare la nextgen.

    Non è mancata qualche sorpresa, come vedere quel quantitativo di RAM GDDR5, o, all’opposto, dare spazio ai videogiochi Indie. Non era affatto scontato accadesse.

  2. Io purtroppo non mi sono esaltato particolarmente ma è una (mia, per carità) questione di gusti: guardando il tutto con più distacco ritengo che Sony abbia colpito nel segno, come minimo riguardo all’utenza fidelizzata nel corso degli ultimi anni, diciamo era PS3 per intenderci.

    Ora tocca vedere come risponde Microsoft.

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